Italia Nostra Varese prende posizione sul traliccio TIM, nel centro storico di Varese

La sezione di Varese di Italia Nostra si è impegnata da qualche anno a tenere aperto alle visite, con i propri volontari, il Battistero di Varese, uno dei monumenti più importanti ed antichi della
città, risalente al XII – XIII sec. con al suo interno affreschi del XIV sec., in parte ancora non visitabili e che ci stiamo impegnando per renderli accessibili.

Varese non ha un numero di monumenti paragonabile ad altre città lombarde di dimensioni simili, tipo Pavia, Cremona o Mantova, quindi a maggior ragione dovrebbe cercare di rendere più visibili, visitabili ed attrattivi i migliori monumenti di cui dispone. Il centro storico negli ultimi vent’anni è notevolmente migliorato, grazie anche all’espansione delle aree pedonali, stranamente però le zone circostanti il Battistero sono poco frequentate e la piazza risulta marginale rispetto al centro di cui fa parte, a nostro avviso per la disomogeneità delle costruzioni di epoca recente che la delimitano e che ne hanno compromesso la spazialità originaria. Tra questi elementi quello più stridente rispetto al contesto e soprattutto in relazione al Battistero ed al campanile del Bernascone è sicuramente il traliccio metallico di supporto ad alcune attrezzature di telecomunicazione situato proprio dietro il Battistero.

Probabilmente l’occhio dei varesini non ci fa più caso, ci si abitua, purtroppo, ad ogni bruttura, ma ad un visitatore esterno che magari visita Varese per la prima volta, balza subito all’occhio un
simile elemento tecnologico accostato ad un monumento del XII sec. e visibile anche da altri punti del centro storico. Il traliccio è visibilissimo anche da piazza Monte Grappa, dove risulta accostato ad altri impropri elementi tecnici dell’edificio OVS.


Ci chiediamo perciò se non sia possibile eliminarlo e trovare altre soluzioni alternative per le telecomunicazioni. Gli uffici comunali ci hanno comunicato che la questione è annosa, soluzioni
alternative ne hanno proposta più di una ma non sono mai state accettate dalla società proprietaria, forse perché più onerose. In un caso del genere forse il Comune, per incentivare la
soluzione del problema, potrebbe rinunciare ad alcuni introiti per favorire la delocalizzazione delle antenne ed imporre la demolizione del traliccio. Il centro storico ne guadagnerebbe molto
ora che si sono anche iniziati i lavori di restauro del vicino campanile del Bernascone.
Un obiettivo minimo potrebbe essere quello di cercarne una mimesi ridipingendo il traliccio con colori meno impattanti che lo rendono ora visibile anche da lontano.
Non è nemmeno molto chiaro l’iter approvativo di una tale struttura, probabilmente oggetto di un qualche condono dei primi anni 2000.

La sezione di Italia Nostra chiede quindi alle Autorità preposte di attivarsi per risolvere questo problema, già segnalato e condiviso da altri, senza che però si siano state avanzate alternative
valide per risolverlo.

Arch. Bruno Bosetti (Vice Presidente Italia Nostra Varese)